Frequently Asked Questions

Le risposte alle tue domande più frequenti

In base alla Legge nr. 9 del 1991 e al collegato D.M. 15 Febbraio 1992, per essere classificata ad “alto rendimento” una caldaia deve garantire un “rendimento a regime” almeno pari o superiore al 90%.
Il comfort di una caldaia, in particolar modo se si parla di caldaie murali, è percepito dall’utilizzatore soprattutto in relazione alla produzione d’acqua calda. Nell’erogazione dell’acqua, infatti, i tempi di attesa, la costanza di temperatura, la capacità di erogare grandi quantità di acqua calda sono parametri che, nell’insieme, contribuiscono a determinare la sensazione di comfort.
Le caldaie “ecologiche” sono apparecchi che beneficiano degli sforzi in ricerca e sviluppo dei costruttori, che hanno migliorato le prestazioni del bruciatore in termini di controllo della combustione, riducendo le emissioni inquinanti. Da questo punto di vista, grazie anche alla migliore ecologicità del gas naturale rispetto ad altri combustibili, le caldaie e i bruciatori a gas offrono vantaggi in termini di minori emissioni nei fumi delle sostanze più inquinanti quali gli ossidi di azoto (NOx), gli ossidi di zolfo (SOx), ecc… Gli organismi normativi internazionali hanno introdotto una classificazione degli apparecchi a gas in 5 “classi” di emissione (per gli apparecchi a gasolio esistono classi analoghe, ma con limiti più blandi). I livelli di emissione (concentrazione per kWh di potenza installata) per le caldaie a gas sono i seguenti:
Il responsabile d’impianto è il proprietario o l’occupante o per essi un terzo responsabile. Sul libretto d’uso è descritto tutto ciò che serve all’utente per un buon utilizzo dell’apparecchio e le relative prescrizioni di sicurezza.
Se si è in cerca di risparmio, oggi è possibile trovare caldaie che fanno risparmiare fino al 30% sul consumo di combustibile. Si tratta delle caldaie a condensazione, particolari apparecchi che utilizzano tutto il calore della combustione, che normalmente viene disperso nell’ambiente con i fumi di scarico. Nei generatori di calore convenzionali, il calore prodotto dalla combustione viene utilizzato mediante uno scambiatore di calore che trasferisce l’energia all’impianto di riscaldamento. I fumi di scarico che, dopo aver attraversato lo scambiatore, vengono espulsi all’esterno attraverso la canna fumaria, raggiungono mediamente temperature superiori ai 120°C. Nella combustione degli idrocarburi, tuttavia, le reazioni chimiche portano anche alla formazione di acqua, la quale, data la temperatura alla quale si svolge la reazione di combustione, si trasforma immediatamente in vapore acqueo. Il vapore surriscaldato oltre i 100°C fuoriesce dalla canna fumaria, sottraendo così calore prezioso all’impianto.
Il corretto utilizzo delle risorse del nostro pianeta è un tema sempre più di attualità. Questo perché per produrre l’energia necessaria alla nostra vita ed al nostro benessere, utilizziamo risorse naturali che si esauriranno in un prossimo futuro e ciò ci spinge ad un uso razionale e ad un consumo senza sprechi. L’attenzione per la qualità della vita ci spinge anche a studiare come utilizzare le risorse energetiche rispettando l’ambiente, studiando tecniche di utilizzo che inquinino sempre meno. L’ultimo sviluppo nell’evoluzione dei generatori di calore ha messo a disposizione degli utenti la tecnica della condensazione, con la quale si ottiene una drastica riduzione dei consumi. Negli apparecchi a condensazione, i fumi di scarico vengono fatti scorrere in appositi scambiatori di calore che li raffreddano al di sotto della temperatura di condensazione. Non appena ciò avviene, il vapore acqueo contenuto nei gas di scarico condensa e l’energia termica che si libera, chiamata calore latente, viene ceduta all’impianto di riscaldamento. In termini più semplici, gli apparecchi a condensazione utilizzano tutto il calore reso disponibile dalla combustione. Nel caso del gas metano, il calore latente recuperabile è pari all’11%, mentre nel caso di combustibili liquidi quali il gasolio, il calore latente è pari al 6%circa.
Il rendimento è il rapporto tra la potenza termica convenzionale, che tiene conto del calore perso al camino, e la potenza termica del focolare.
L’apertura di ventilazione deve garantire l’afflusso di almeno tanta aria quanta ne viene richiesta dalla regolare combustione del gas. Detta apertura deve avere sezione libera totale netta di passaggio di almeno 6 cm² per ogni kW di portata termica installata con un minimo di 100 cm². È obbligatoria in qualsiasi locale in cui sono installati apparecchi a gas di tipo A o B o apparecchi di cottura.
Solitamente per l’installazione su edifici già esistenti va presentata la DIA (Dichiarazione Inizio Attività) al Comune competente. Se non si ricevono comunicazioni, si possono iniziare i lavori dopo 20 giorni, salvo ulteriori prescrizioni o normative regionali e/o comunali. Per l’installazione su edifici soggetti a vincolo storico o paesaggistico, oltre alla DIA va presentata anche la Comunicazione alla Soprintendenza ai Beni Culturali e Architettonici. Se non si ricevono comunicazioni, si possono iniziare i lavori dopo 60 giorni, salvo ulteriori prescrizioni o normative regionali e/o comunali.
Con pannello solare si possono intendere sia il solare termico che il fotovoltaico. La differenza sostanziale è che un sistema solare termico produce acqua calda sanitaria e può fare da integrazione al riscaldamento, mentre un sistema fotovoltaico produce elettricità.
Il numero dei pannelli solari termici è determinato dalle esigenze dell’utenza e dal clima del luogo. Un pannello solare termico della dimensione di un metro quadro riesce a soddisfare in media 80-130 litri d’acqua calda al giorno alla temperatura media di 40°. Il consumo medio di acqua calda per persona è di circa 30-50 litri al giorno, pertanto un metro quadro di pannello dovrebbe soddisfare le esigenze d’acqua calda di 1-2 persone.
Un pannello solare termico (o collettore solare) è composto da un radiatore in grado di assorbire il calore dei raggi solari e trasferirlo al serbatoio di acqua. La circolazione dell’acqua dal serbatoio al rubinetto domestico è realizzata mediante circolazione naturale o forzata, in quest’ultimo caso il pannello solare termico integra una pompa idraulica con alimentazione elettrica.
I pannelli solari termici non sono un sostituto della caldaia, ma un sistema complementare per ridurre il consumo di gas necessario al riscaldamento dell’acqua sanitaria. Anche in presenza di pannelli solari termici è quindi opportuno far installare una caldaia a gas. In molti casi è possibile collegare in serie il pannello solare termico e la caldaia in modo da far lavorare di meno quest’ultima e risparmiare sul consumo di gas. Quest’ultima soluzione garantisce la produzione d’acqua calda in qualsiasi momento e di fronteggiare qualsiasi situazione d’emergenza.
A partire da giugno 2014, i libretti di impianto utilizzati fino ad oggi dovranno essere sostituiti da un nuovo libretto composto da più schede modulabili a seconda delle caratteristiche dell’impianto.
Gli impianti termici dovranno essere “Targati” con un codice univoco che consentirà l’identificazione dell’impianto. La targatura avverrà al momento dell’installazione o, alla prima manutenzione utile. Il sistema di distribuzione verrà effettuato dagli operatori del settore. Data inizio TARGATURA per regione Lombardia sarà 1 agosto 2014.
E’ vietata l’installazione di apparecchi di utilizzazione nei locali/ambienti costituenti le parti comuni dell’edificio condominiale quale per esempio scale, cantine, vie di fuga. E’ vietata l’installazione di apparecchi di utilizzazione all’interno di locali con pericolo incendio (autorimesse, box). Tale limitazione deve essere applicata ai canali da fumo, ai condotti di scarico fumi e ai condotti di aspirazione. Tuttavia, i locali di installazione degli impianti alimentati a gas naturale e degli apparecchi di portata termica nominale massima non maggiore di 35 kW possono comunicare direttamente con le autorimesse fino a 9 posti auto purché la comunicazione sia protetta da porte aventi caratteristiche di resistenza al fuoco E 120. E’ vietata l’installazione di apparecchi di tipo B destinati al riscaldamento degli ambienti, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, in locali nei quali siano presenti generatori di calore a legna. E’ vietata l’installazione di apparecchi di tipo B nei locali a uso bagno.
Le sanzioni previste dalle norme vigenti, nazionali e regionali, in caso di mancato rispetto delle disposizioni di legge (Reg. Lombardia DGR 1118 del 20.12.2013) sono le seguenti; a) Assenza del libretto e mancata compilazione o compilazione incompleta da parte dei soggetti competenti. L’inosservanza degli obblighi inerenti la tenuta del libretto di impianto comporta l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria da Euro 100,00 a Euro 600,00 l) Mancata effettuazione delle operazioni di controllo e manutenzione. Il Responsabile dell’impianto, l’Amministratore del condominio, o l’eventuale terzo che se ne è assunta la responsabilità, che non ottempera a quanto stabilito dell’articolo 7, comma 1 del D.Lgs. 192/05 e ss.mm.ii., è punito con la sanzione amministrativa non inferiore a Euro 500,00 e non superiore a Euro 3.000,00.
Via F. Turati 28 – 27028 San Martino Siccomario (PV) Tel: 0382 556988 Fax: 0382 498966 E-mail: infopavia@thermoserviceplus.it
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